Avvocato, mi posso fidare di lei? disse mister A entrando nella saletta riunioni dove il fiduciario l’aspettava.
Cosa intende dire? rispose il fiduciario aggrottando le sopracciglia.
Ecco avvocato, non si tratta solo di fiducia, ma del nostro futuro.
Il fiduciario subito lo interruppe.
Stia a sentire Mister A e la prego di portare pazienza, ma in realtà se le dicessi che siamo noi a doverle fare la sua stessa domanda ovvero: Noi possiamo fidarci di lei?
Per poi aggiungere:
Sa, noi siamo una piccola fiduciaria di famiglia e ogni tanto dovremmo anche lavorare e non vorremmo passare le giornate in procura della repubblica a rispondere a delle domande su di lei che sicuramente è una persona interessante, bella e onesta e che è qui per legittimi motivi di riservatezza, ma …
Tronco a mezzo la frase e concluse: a proposito di che segno è lei?
Mister A rispose in modo automatico, come un automa, spinto soprattutto dalla curiosità di capire il perché di quella bizzarra domanda: Bilancia, perché?
Bene, questo potrebbe essere un esempio di un principio di un racconto sulla fiducia ambientato ai tempi nostri che ci porta de plano a rispondere alla domanda del perché della modulistica se stiamo parlando di fiducia.
Per dirla obliqua, se la fiduciaria è la risposta all’esistente domanda di fiducia, la modulistica è la sua conferma scritta.
In altre parole, se mi sposo, prima di uscire dalla chiesa, il prete è obbligato alla lettura agli sposi degli articoli 143-144 e 147 del codice civile.
Nel confidare di avere risposto a questa domanda, penso che abbiate capito come la normativa speciale delle società fiduciarie ci imponga la modulistica che in questa sezione trovate e che limitatamente all’incarico fiduciario abbiamo anche depositata al ministero che vigila l’attività delle società fiduciarie.
Per quanto non pubblicato non esitate a contattarci.
Antonio Righini