Guerra al contante: verso un aumento dei minimi?

Una voce fuori dal coro.

Non è la prima, ma sicuramente è autorevole.

Ranieri Razzante, professore di Legislazione Antiriciclaggio all’Università di Bologna, presidente dell’AIRA (Associazione Italiana Antiriciclaggio) e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, raccoglie le lamentele dei commercianti di ogni categoria .

“L’ottusità dei governi degli ultimi anni sta portando a pensare che limitare l’utilizzo di banconote contrasti più di ogni altro mezzo l’evasione fiscale e il riciclaggio”, dice Razzante.

“Al contrario, non agisce per niente su quest’ultimo e anzi rischia di alimentare l’evasione, soprattutto in un periodo recessivo come quello che viviamo.”

Ed ancora:

“È pura demagogia pensare che la criminalità organizzata ricicli denaro sporco a mezzo di contanti”. Le vere operazioni di trasferimento di ricchezze illecite passano, come dicono le statistiche investigative, attraverso operazioni immobiliari, finanziarie e commerciali regolate con strumenti di pagamento tracciabili.”

“Come Aira ci battiamo e continueremo a farlo affinché la soglia per l’utilizzo del contante venga innalzata almeno a tremila euro, per stare nella media europea. Se si pensa che nel nostro paese una legge scellerata, varata dal governo Monti, ha innalzato l’importo in questione a quindici mila euro per i soli cittadini extracomunitari, la situazione che ho appena descritto ci pone al di fuori del contesto regolamentare europeo ed internazionale”, conclude Razzante.

E’ nostra opinione che la guerra al riciclaggio non debba essere lasciata a una direttiva comunitaria dove ogni stato la può recepire quando e come vuole ma debba essere normata in modo uniforme per tutta l’Unione Europea attraverso un regolamento che vincola ed è self executing per tutti gli stati dell’UE.

Continueremo a monitorare da vicino ogni cambiamento che il Parlamento andrà ad apportare alla normativa antiriciclaggio.

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