Approvato il “Bail In”

Tra le numerose novità portate dal disegno di legge di delegazione europea 2014 di recente approvazione, vi è anche la tanto temuta normativa bail in ovvero il recepimento della direttiva 2014/59/UE (cd. direttiva BRRD Bank Recovery and Resolution Directive) da parte del nostro paese, tanto che alcuni clienti della scrivente società ci hanno chiesto se la singola persona fisica debba preoccuparsi dei suoi risparmi.

Sul punto è opportuno definire la cornice di quanto stiamo parlando, posto che ai più bail in o bail out sono solo delle parole inglesi dal significato oscuro.

Il bail-in, semplificando, significa che le banche in stato di default possono risanarsi attingendo a risorse interne (con prelievi anche dai correntisti) anziché fare ricorso a risorse esterne (ad esempio le finanze pubbliche, c.d. bail-out).

Sul punto si è evidenziato come la tanto reclamizzata legge di delegazione europea non regge il confronto con un nostro recente passato ovvero con il famigerato prelievo forzoso del governo Amato che attuò nella notte del 9-10 luglio 1992 dove prelevò il sei per mille da tutti i depositi bancari.

Infatti, a differenza di quel prelievo forzoso, il bail-in significa che i creditori di una banca fallita saranno coinvolti nelle perdite e che quindi non sempre i soldi sono al sicuro;

in caso di default della banca il “prelievo forzoso” provocato dal bail-in riguarderà solo il saldo del conto corrente per la parte eccedente 100.000 euro;

il default della banca provocherà la perdita integrale dei soldi investiti in azioni della stessa, in obbligazioni subordinate e – forse – anche quelle senior.

La definizione della migliore strategia di difesa che deve essere comunque fatta “custom made” non può prescindere da alcune considerazioni:

Il bail in, a differenza degli altri paesi europei, in Italia è stato recepito in piena estate, in totale clima balneare con tutte le ovvie conclusioni che ciascuno potrà trarre, seppur ben evidenziato dagli organi di stampa;

Visto il precedente del 1992 dello Stato Italiano, siamo sicuri che all’avverarsi di una nuova situazione di default da intendersi in senso ampio (come accadde nel 92), lo Stato Italiano si comporterà nello stesso modo e quindi la normativa di bail in verrà sospesa;

Probabilmente se il credito da parte delle banche ai correntisti farà il gambero la colpa sarà della BRRD come da più esperti pronosticato.

Nel quadro così delineato ed in, un’ottica generale di tutela del patrimonio familiare, la scrivente società si è riservata ulteriori valutazioni da effettuarsi a seguito dell’emanazione dei regolamenti attuativi di detta normativa che sarà in vigore e vincolante dal prossimo anno (2016).

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