Dopo un iter parlamentare durato anni, è stata finalmente approvata in via definitiva la legge sul dopo di noi.
.Non vogliamo entrare nella discussione se questo provvedimento sia favorevole o non favorevole alle assicurazioni e ai privati.
Per questo ci sono delle istituzioni ad esso preposte, così come associazioni o liberi cittadini che hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche.
Sul punto, ci limitiamo a ritenere condivisibile la posizione del conduttore di MELOG di RADIO 24, Gianluca Nicoletti, a cui vi rimandiamo[1]:
“Almeno ora parliamo di qualcosa che è scritto in una legge, almeno lo Stato nella sua proverbiale ignavia nell’affrontare la questione dei nostri figli fantasma ci offre un appiglio per considerarlo interlocutore informato”.
Ci limitiamo quindi a segnalare come detta legge, stabilisce alcune norme di favore ai fini fiscali finalizzate a garantire la tutela e l’assistenza delle persone con disabilità grave, anche in un periodo successivo alla morte dei genitori.
Sul punto, in forza dell’articolo 6 è previsto espressamente che i beni e i diritti conferiti in trust istituiti in favore delle persone con disabilità grave sono esenti dall’imposta di successione e di donazioni prevedendo che la stessa venga applicata in uscita solo dopo la morte della persona disabile, al momento del trasferimento al beneficiario designato del patrimonio residuo.
La ratio della norma è quella di non gravare del tributo successorio il patrimonio destinato all’assistenza del disabile fintanto che questi è in vita.
Nella versione finale, la legge estende le esenzioni fiscali ad altri strumenti e istituiti: in particolare anche ai fondi speciali composti di beni sottoposti a vincoli di destinazione e disciplinati con contratti di affidamento fiduciario.
Per completezza, il fondo potrà essere gestito da soggetti qualificati, in particolare da società fiduciarie od Onlus che operano nella beneficienza.
Verona 13/07/2016
[1] http://www.pernoiautistici.com/2016/06/legge-sul-non-bastera-certo-salvarci-la-vita/